TRITONE L’AFFASCINANTE LUNA DI NETTUNO

Tritone visto dalla Voyager 2 – Credits: NASA

Tritone è la luna maggiore di Nettuno; è un corpo del Sistema Solare che personalmente mi affascina moltissimo. Ho sempre pensato che racchiude in se segreti che meritano di essere indagati.

Uno studio condotto da Noah P. Hammond (University of Toronto at Scarborough), Marc Parmentier (Brown University – USA) e Amy C. Barr (Planetary Science Institute) ha cercato di mettere in evidenza l’importanza di questi “mondi” ghiacciati e di come lo studio dell’evoluzione e soprattutto della dinamica dei ghiacci (di superficie e sottostanti), influenzino la geologia e l’evoluzione termica di questi corpi. Il nostro Sistema Solare è traboccante di mondi oceanici. Si pensa che molti satelliti ghiacciati e la Fascia di Kuiper, ospitino oceani di acqua liquida sotto gusci di ghiaccio che variano in spessore dai 10 ai 100 di chilometri.

Nettuno e Tritone – Credits: NASA /JPL /Emily Lakdawalla

L’ammoniaca, se presente nei gusci di ghiaccio dei satelliti ghiacciati, potrebbe abbassare la temperatura e dare inizio dello scioglimento dei ghiacci stessi a 176 °K (97,15 °C) e creare un ampio intervallo di temperatura in cui lo scioglimento parziale è termicamente stabile.

L’evoluzione delle regioni di fusione parziale ricche di ammoniaca, potrebbe influenzare fortemente l’evoluzione geologica e termica dei corpi ghiacciati. Per comprendere il tasso di fusione di queste regioni, la matrice solida circostante deve deformarsi e compattarsi. Se queste zone ricche di ammoniaca affondano nell’oceano del sottosuolo o si congelano nel guscio superficiale ghiacciato, dipende dal tasso di compattazione e dall’evoluzione termica.

Gli scienziati hanno costruito un modello per la compattazione e l’evoluzione termica di un guscio di ghiaccio parzialmente fuso e ricco di ammoniaca in una geometria unidimensionale. Nel modello, si è proposto  l’ispessimento di un guscio di ghiaccio inizialmente sottile, sopra un oceano con ammoniaca al 10%. Quello che si è scoperto è che le zone ricche di ammoniaca possono congelarsi nei 5-10 chilometri più alti del guscio di ghiaccio, quando l’ispessimento è più rapido rispetto al tasso di compattazione [ovvero diventa più spesso velocemente, rispetto al tempo di indurimento].

Tritone – Credits: NASA

L’intrappolamento degli elementi volatili di superficie, suggerisce che, al momento del riscaldamento del guscio di ghiaccio, sono possibili eventi di fusione eutettica. Tuttavia, man mano che la velocità di ispessimento del guscio di ghiaccio diminuisce, la parte fusa ricca di ammoniaca, viene efficientemente espulsa dal guscio di ghiaccio e la maggior parte di ciò che resta è puro ghiaccio d’acqua. Se applichiamo i nostri risultati all’evoluzione termica, alla luna di Nettuno, Tritone, possiamo dire che mentre il guscio di ghiaccio di Tritone si ispessisce, il graduale aumento della concentrazione di ammoniaca nell’oceano sottosuolo della luna nettuniana, aiuta a prevenire il congelamento e aumenta lo spessore dell’oceano finale fino a 50 km.

Dal Cosmo è tutto.

CIELI SERENI

(Fonte: astrobiology.com )

Per chi fosse interessato allo studio completo, qui potete trovare il pdf.