TRACCE DI SUPERNOVA NEI METEORITI – LA CODA DI MERCURIO – STS 133: ARRIVO ALLA RAMPA 39A – LASCIANDO LA ISS

Tracce di supernova in un meteorite.

Il meteorite si chiama Orgueil (caduto in Francia il 14 maggio 1864, dal peso di 14 kg, una condrite carbonacea classe CI) e fa parte del Sistema Solare; la sua analisi e’ stata condotta da un team dell’Universita’ di Chicago. L’osservazione di questo meteorite si basa soprattutto sull’analisi chimica degli elementi che lo compongono e di quelli che vi sono intrappolati all’interno (o le tracce lasciate da essi!).

N49 resto di supernova nella Grande Nube di Magellano - Credits degli aventi diritto
N49 resto di supernova nella Grande Nube di Magellano - Credits degli aventi diritto

Gli elementi che hanno destato l’interesse degli scienziati sono tre: il Cromo 54, l’Alluminio 26 e il Ferro 60. L’alluminio 26 e il ferro 60 sono elementi che tradizionalmente si generano nelle supernove di tipo II (esplosione di una stella di grande massa), mentre sono assenti nelle supernove di tipo Ia (esplosione di una nana bianca in un sistema binario); nelle supernove di tipo Ia abbonda il calcio 48: trovare meteoriti con questo elemento, significa avere la firma della morte di una nana bianca binaria. In questo caso l’elemento predominante e’ il Cromo 54.

Foto di un meteorite
Foto di un meteorite

Il team di ricercatori sta cercando di analizzare tutti gli elementi che compongono Orgueil, per determinare se e quale tipo di supernova esplosa vicino alla zona ora occupata dal Sistema Solare, possa avere contribuito o accellerato la sua nascita. L’uso del meteorite non e’ casuale, dato che isotopi come i gia’ citati alluminio 26 e ferro 60 sono di breve durata e sarebbe quindi difficilissimo poterne trovare tracce sulla Terra. Tracce che invece possono essere ben visibili in questi antichi corpi erranti del nostro Sistema Solare. (Fonte: Astrophysical Journal)

La coda di Mercurio.

Già scoperta qualche anno fa, ora le sonde STEREO hanno fotografato e anlizzato questa coda che si forma dietro al piccolo Marcurio.

Mercurio fotografato da Stereo A - Credits: Boston University
Mercurio fotografato da Stereo A - Credits: Boston University

Le sonde Stereo (A e B) sono state lanciate per studiare il Sole, ma nel loro lavoro di osservazione della nostra stella, hanno potuto evidenziare una caratteristica di Mercurio gia’ nota agli astronomi: cioe’ la coda che si forma dietro il pianeta!

Mercurio ripreso dalla sonda Messanger - Credits:
Mercurio ripreso dalla sonda Messanger - Credits: NASA

Mercurio e’ il piu’ vicino fra tutti i pianeti, al nostro Sole, questo lo porta a subire gli effetti del vento solare del nostro astro piu’ di quanto non lo subiscano gli altri pianeti. Le due sonde che ogni tanto si vedono il piccolo pianeta entrare nel loro campo visivo hanno evidenziato non solo una forte componente di sodio che sfugge dal pianeta, ma anche una grandissima luminosita’. E’ proprio questa a destare il grande interesse da parte degli scienziati: secondo loro non puo’ essere il sodio a generare tutta questa luminescenza. Ma allora cos’e’? Qual’e’ la fonte dei gas che sfuggono a Mercurio e spinti dalla forza del vento solare formano la coda? A queste domande il team di ricerca di STEREO dovra’ cercare di dare una risposta. (Fonte: universetoday.com)

Arrivata in rampa la Discovery!

STS 133 navetta Discovery alla rampa 39A - Credits: Ben Cooper Spaceflight Now
STS 133 navetta Discovery alla rampa 39A - Credits: Ben Cooper Spaceflight Now
STS 133 navetta Discovery in rampa - Credits: Justin Ray Spaceflight Now
STS 133 navetta Discovery in rampa - Credits: Justin Ray Spaceflight Now
STS 133 navetta Discovery in rampa- Credits: Justin Ray Spaceflight Now
STS 133 navetta Discovery in rampa- Credits: Justin Ray Spaceflight Now
STS 133 navetta Discovery in rampa - Credits: Justin Ray Spaceflight Now
STS 133 navetta Discovery in rampa - Credits: Justin Ray Spaceflight Now
STS 133 navetta Discovery in rampa - Credits: Ben Cooper Spaceflight Now
STS 133 navetta Discovery in rampa - Credits: Ben Cooper Spaceflight Now

Cambio della guardia sulla ISS.

Un nuovo avvicendamento sulla Stazione Spaziale! Sono rientrati, nonostante una piccola difficolta’ iniziale, i tre memebri della Expedition 24 – TMA 18. Si tratta degli astronauti: Alexander Skvortsov, Tracy Caldwell Dyson e Mikhail Kornienko. I tre sono rientrati con 24 ore di ritardo a causa di un ingranaggio danneggiato e in seguito staccatosi, appartenente al portello di attracco (dalla parte della ISS) dove il modulo Soyuz si unisce alla Stazione Spaziale.

Ecco il pezzo danneggiato - Credits: NASA tv
Ecco il pezzo danneggiato - Credits: NASA tv

A questo link potete trovare il filmato dell’atterraggio della Soyuz il 25 settembre 2010. In una intervista rilasciata alla ABC News, l’astronauta Tracy Caldwell Dyson ha detto: “Mi mancheranno tantissimo i panorami. Non ho mai pensato che sarei giunta al momento in cui avrei guardato dalla Cupola per l’ultima volta, altrimenti mi sarei intristita. Ma poi mi sono anche sentita incoraggiata dal fatto che non molte persone riescono a vedere questo panorama e così ho cercato di prenderlo il più possibile con me in modo da poterlo descrivere e portarlo alla gente quando tornerò”. E’ la soddisfazione di avere realizzato un grande, grandissimo sogno!!!!!!! (Fonte: AstroWorld)

Il Team della Expedition 24 TMA 18 - Credits: REUTERS/Sergei Remezov  (RUSSIA - Tags: SCI TECH SOCIETY)
Il Team della Expedition 24 che ha lasciato la ISS - Credits: REUTERS/Sergei Remezov (RUSSIA - Tags: SCI TECH SOCIETY)

In ultimo vorrei segnalare questo link per aggiornarvi sul mese di ottobre e cio’ che accadra’ nel cielo: i pianeti, le costellazioni e le comete.

Dal Cosmo e’ tutto…………….

Francesca