ENDEAVOUR – READY TO GO!!
ATTENZIONE!! LANCIO ENDEAVOUR RIMANDATO PER ALMENO 48 ORE, FORSE ANCHE DI 5 GIORNI!!!!! I TECNICI SONO AL LAVORO PER CAPIRE E CHIARIRE LA SITUAZIONE PRIMA DI FARE UN NUOVO PIANO DI VOLO.
Si sono presentati dei problemi all’APU (Auxiliary Power Unit) n.1. Questo strumento (sugli Shuttle) serve per la pressione idraulica e viene utilizzato durante le partenze e gli atterraggi! Benchè ne basti uno, sugli Shuttle ne sono montati ben 3.
Aggiornamenti appena ci sarà qualcosa di più certo.
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Aggiornamento 19.30: una possibile opportunità di lancio è data dalla finestra di Lunedì 2 maggio alle 14.33 ora locale. Ma deve essere ancora confermata. E’ comunque certo che non si effettuerà nessun lancio prima di questa data!!!
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Aggiornamento 20.55: confermato il rinvio a lunedì mattina. Per ora questa è una data indicativa. Si attende conferma o smentita della stessa. Prossimamente l’aggiornamento sul danno.
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Ci siamo: domani 29 aprile 2011 alle 21.47 ora italiana ci sarà l’ultimo liftoff dello Space Shuttle Endeavour; il meteo dice 70% GO. Ricordo a tutti che a bordo c’è il nostro Roberto Vittori. Sarà possibile seguire la partenza collegandovi a NOTIZIE DAL COSMO nella sezione live. La diretta sarà con il commento del team italiano di Astronauticast. Per chi volesse vedere anche il pre-lancio consiglio di collegarsi a questo link. Nell’attesa, suggerisco una sbirciatina a questo video.
All’Endeavour è affidato il trasporto, fra le altre cose, di AMS (Alpha Magnetic Spectrometer), uno strumento costruito per lo studio della fisica delle particelle; AMS verrà agganciato alla ISS. Questo strumento potrebbe aiutare gli scienziati a rendere meno enigmatica la nascita e l’evoluzione dell’Universo. Per questa missione sono previste 4 EVA (ovvero le passeggiate spaziali). Alla partenza saranno presenti, al KSC, sia il Presidente Barack Obama, che la moglie del comandante della STS 134, Mark Kelly, la deputata Democratica Gabrielle Giffords (ferita nel gennaio di quest’anno nell’attentato di Tucson).
Crescita bloccata!
I modelli standard dell’evoluzione delle galassie ci dicono che le stesse (quando sono di proporzioni davvero ragguardevoli), possono continuamente attingere nuovo materiale per la loro crescita, dalle galassie satellite più piccole, per proseguire nella loro maestosa imponenza.
Ma come sempre ci sono nuovi studi che possono dirci che è vero anche il contrario…. E’ il caso di uno studio sviluppato presso l’Università di Liverpool che ha messo in luce come le galassie più massive che appartengono ai grandi ammassi galattici (le cosiddette BCG – Brightest Cluster Galaxy) in realtà potrebbero avere bloccato la loro crescita ben 7 miliardi di anni fa. Le stime della mole di questi colossi galattici, ci dicono che alcuni di loro possono arrivare a 100 milioni di milioni di volte la massa del nostro Sole. Spesso sono il centro gravitazionale dei grandi ammassi galattici in cui si trovano.
Come sempre, a rendere interessante il possibile risultato della ricerca, ha contribuito il grandissimo Telescopio Spaziale Hubble, che con le sue esposizioni prolungate e con l’utilizzo dei diversi filtri, ha permesso di fotografare anche le zone più perifieriche di queste galassie BCG, cogliendone il più possibile la reale dimensione. Comparando le immagini di BCG a diverse distanze da noi, gli studiosi si sono accorti che le BCG rientranti nella distanza dei 7 miliardi di anni luce, avevano pressochè interrotto il loro accrescimento, risultando di fatto sempre uguali; a differenza delle BCG più lontane che mostravano un progressivo aumento di dimensione. Il motivo di questo “arresto” non è chiaro, ma si sta ovviamente cercando di comprenderlo, una cosa è sicuramente certa: i modelli che confermavano una crescita di queste galassie, fino ai giorni nostri, potrebbero non essere più attendibili. Questa ricerca è una bella spina nel fianco di molti cosmologi che ora dovranno capire cosa sta succedendo ai giganti galattici BCG. (Fonte: ras.org.uk)
“Varie ed eventuali”.
1. Il cielo del mese di maggio a cura dell’Osservatorio Astronomico G.D. Cassini di Perinaldo, per non perdere gli appuntamenti importanti del nostro Cosmo, a questo link.
2. Spero nessuno di voi si sia dimenticato delle sonde Voyager 1 e 2 che da 30 anni percorrono il Sistema Solare in lungo e in largo…..Il loro viaggio non è terminato, anzi: entra ora in una fase davvero avvincente e interessante! Qualche settimana fa si è tentato (con successo) di fare ruotare una delle due sonde (la Voyager 1) sul suo asse, nonostante l’attesa di 17 ore per fare arrivare il messaggio alla sonda e (dopo l’esecuzione del comando) altre 17 ore per ricevere la risposta del comando eseguito, il team che si occupa di queste due “gloriose vagabonde” hanno constatato che l’età, l’usura e la distanza fanno un baffo alle Voyager!!! E’ di questi minuti la conferma che la Voyager 1 si sta preparando a entrare nello spazio interstellare, sta quindi transitando verso l’esterno dell’eliopausa (il limete massimo del raggio d’azione del Sole). La sonda gemella (la Voyager 2) sta seguendo le orme della Voyager 1 e presto attraverserà anche lei i confini portando un pò di noi veramente nel punto più lontano dove l’uomo sia mai riuscito ad arrivare! BUON VIAGGIO VOYAGER 1 E 2, finchè le batterie al plutonio 238 vi daranno energia……………..
Dal Cosmo è tutto……….
Francesca