NUOVA TEORIA SUI GETTI GALATTICI – ISS – L'ACQUA MARZIANA

L’emissione dei getti galattici sembra associata al verso della rotazione del buco nero!!!

Astrofisici del California Institute of Technology hanno elaborato una nuova teoria che potrebbe determinare la relazione fra i potenti getti di materia dei buchi neri supermassicci ospitati in alcune galassie e la rotazione della zona centrale dove alloggiano i buchi neri stessi.

M 87 (o NGC 4486) ben in evidenza il getto di materia di questa galassia
M 87 (o NGC 4486 o Virgo A) ben in evidenza il getto di materia di questa galassia che parte dal nucleo e si estende per 5000 anni luce! Il nucleo centrale e' un potente emettitore di raggi gamma, X e radio ed e' anche noto come sorgente 3C 274.

La nuova ricerca, metterebbe in “luce”  come nuclei contenenti buchi neri con moto retrogrado rispetto al disco di accrescimento, formino getti molto più potenti ed estesi (come quello di M 87 nella foto qui sopra). “E’ ormai chiaro che cio’ che accade nel centro della galassia, si ripercuote sul resto della galassia stessa” come ha detto David Garofalo del Jet Propulsion Laboratory / NASA di Pasadena.

Quello che e’ stato definito lo spin paradigma (il paradigma della rotazione) nella zona centrale, pare ora essere messo in discussione. Per molto tempo si e’ infatti associato i getti piu’ potenti a una piu’ rapida rotazione prograda del disco di accrescimento che alimenta il buco nero, ora pare che questo fenomeno dei getti (o non getti) presenti nel centro di una galassia sia determinato dalla rotazione inversa delle due zone a diretto contatto. La ricerca ha in oltre dimostrato che le galassie piu’ lontane (quindi non solo nello spazio, ma anche nel tempo) hanno piu’ sovente un moto retrogrado, mentre le piu’ vicine hanno un moto progrado, quindi pare che nell’evoluzione dei sistemi galattici, buconero e disco di accrescimento tendano a “sincronizzarsi”; questo spiegherebbe perche’ alcune galassie hanno getti potenti e altre galassie, fisicamente uguali ma dotate di moto progrado, ne siano prive o dotate solo debolmente.

Immagine ad alta risoluzione catturata dal telescopio Spitzer ne 2008
Immagine ad alta risoluzione catturata dal telescopio Spitzer nel 2008 che mette in evidenza i getti che fuoriescono dai nuclei di queste due galassie - copyright degli aventi diritto

Come e’ noto, i getti di materia si generano nei dischi di accrescimento; dalla nuova ricerca sembra emergere che c’e’ piu’ spazio fra il buco nero e il disco di accrescimento proprio nei sistemi retrogradi. Questo maggiore spazio genera potenti campi magnetici che sono la base di questi getti (teoria nota come congettura di Reynolds). Questi getti hanno un ruolo fondamentale anche nell’interazione con le galassie vicine: essi possono infatti avvicinarsi o raggiungere altre galassie e innescare la nascita di nuove stelle (o rallentarla) determinandone cosi’ un nuovo corso. (Fonte: JPL/NASA)

Una nuova crew sulla ISS: TMA 19- Expedition 24.

Il 16 giugno 2010 partira’ la navetta Soyuz dal Baikonur Cosmodrome in Kazakhstan con a bordo i 3 astronauti che andranno a unirsi ai 3 rimasti sulla ISS.

Il gruppo della Expedition 24 durante le fasi di preparazione - copyright degli aventi diritto
Il gruppo della Expedition 24 durante le fasi di preparazione. Da sinistra verso destra abbiamo: Douglas H. Wheelock, Fyodor Yurchikhin (il comandante) e Shannon Walker - copyright degli aventi diritto

Per chi volesse seguire alcune fasi della preparazione e le foto postate dall’astronauta Douglas Wheelock puo’ iscriversi al suo account twitter con la speranza che una volta sulla ISS, possa e voglia postare immagini bellissime come quelle che postava Soichi Noguchi quando era a bordo della stazione spaziale.

Spirit scopre tracce d’acqua nel passato di Marte.

Era la fine del 2005 quando Spirit fotografava una piccola zona denominanta Comanche; quattro anni dopo i responsabili dell’analisi di quelle foto hanno dato un responso confortante e sorprendente su quanto rilevato nella foto catturata dal rover!

Marte Comanche - Ecco la zona fotografata da Spirit nel 2004
Marte / Comanche - Ecco la zona fotografata da Spirit nel 2005. L'immagine presenta dei colori falsati per evidenziare alcune parti con particolari sedimenti nel terreno - Credits NASA

Questo apparentemente, anonimo affioramento roccioso, racchiude in se una delle conferme piu’ attese relative all’esplorazione del pianeta rosso: la presenza di acqua. In questa foto e’ stato messo in evidenza una buona presenza di carbonato ( CO32-), questo composto chimico si ha in presenza un ambiente umido e chimicamente neutro, ma se ne perdono le tracce in presenza di un ambiente acido. Questo rafforza l’ipotesi che su Marte, in un lontano passato, si sarebbero potute sviluppare le condizioni per ospitare la vita. Comanche e’ pero’ fino a ora una situazione particolare anche per Marte. Fin’ora una concetrazione cosi’ alta di carbonato non si era ancora osservata, ma al contrario c’erano state evidenti conferme di zone con sedimenti acidi non adatte a un possibile sviluppo della vita! (Fonte: NASA/JPL-Caltech/Cornell University)

Ultima, ma non ultima, ecco una foto postatami da Paolo Campaner del pianeta Giove senza la SEB – South Equatorial Belt.

Giove fotografato l8 giugno 2010 alle ore 5:03 am, in cui si nota lassenza della SEB - Caratteristiche tecniche: telescopio Newton diametro 200mm - webcam DMK41
Giove fotografato l'8 giugno 2010 alle ore 5:03 am, in cui si nota l'assenza della SEB - Caratteristiche tecniche: telescopio Newton diametro 200mm - webcam DMK41

In questo periodo i pianeti Giove e Urano sembrano vicini in cielo. L’8 giugno c’è stata una prima congiunzione alle 3.30 am con soli 27′ di distanza apparente nella volta celeste!

Dal Cosmo e’ tutto………

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