MIX DI NOTIZIE DAL COSMO

1. Grazie al telescopio spaziale Herschel, è stato possibile fotografare la parte più inaccessibile della galassia di Andromeda, quella nel vicino infrarosso a una temperatura di 10 gradi poco superiore allo zero assoluto.

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2. Foto notturna di Marte presa dal rover Curiosity

Foto notturna di Curiosity - Una roccia marziana illuminata da un LED ultravioletto -  Credits: NASA/JPL-Caltech/MSSS
Foto notturna di Curiosity - Una roccia marziana illuminata da un LED ultravioletto - Credits: NASA/JPL-Caltech/MSSS

3. SDSS J1106+1939 è un  quasar SUPERENERGETICO dalle osservazioni fatte, pare proprio il più energetico mai osservato prima. Questi oggetti stellari sono centri galattici estremamente attivi, formati da buchi neri massicci alimentati costantemente da materia in caduta libera verso di loro. Nei quasar, la materia circostante viene accelerata e poi espulsa ad alta velocità dalle regioni polari.

«La materia espulsa ad alta velocità da SDSS J1106+1939 è almeno pari a due milioni di milioni di volte la potenza totale del Sole. Equivale a circa 100 volte l’emissione totale della Via Lattea – un vero flusso mostruoso!», spiega Nahum Arav del Virginia Tech (USA) a capo del team di ricerca.

Il quasar SDSS J1106+1939 - Credits: ESO, L Calçada
Il quasar SDSS J1106+1939 - Credits: ESO, L Calçada

L’oggetto presenta questo flusso a una distanza di circa 1000 anni luce dal buco nero centrale e le analisi eseguite dimostrano che una massa di circa 400 volte quella del Sole si allontana da questo quasar ogni anno alla velocità di circa 8000 chilometri al secondo.

4. E se il protone fosse più piccolo del previsto? Tre anni di analisi e contro analisi paiono non lasciare dubbi agli studiosi che non si spiegano questo risultato. La misurazione sembra accertare una differenza di dimensione per difetto del 4%. Il metodo di lavoro utilizzato è stato il bombardamento di un atomo di idrogeno con dei muoni (cugini pesanti degli elettroni) all’interno di un acceleratore di particelle; così facendo può capitare che un muone prenda il posto dell’elettrone. I risultato ha dato una differenza di misurazione dello 0,003 femtometri (il 4% appunto) in meno rispetto alle precedenti analisi. Seppur molto piccola (1 femtometro (fm) =  10-15 m), è una differenza che va oltre il confine di tolleranza del margine d’errore di questo calcolo. La domanda che ci si pone è:  del protone, tre quark sono (per lo più) confinati in una regione larga 0,87 fm o larga 0,84 fm?

Il dubbio comunque resta, in quanto il team di Ingo Sick (fisico presso l’Università di Basilea – Svizzera) è l’unico che per ora ha effettuato questa misurazione attraverso l’utilizzo dei muoni.

Struttura dell'atomo
Struttura dell'atomo

John Arrington (fisico nucleare presso Argonne National Laboratory a Lemont, Illinois) afferma che i risultati raggiunti non sono ancora compatibili con le misurazioni effettuate senza l’utilizzo dei muoni. «Errori nelle misure basate sui muoni e del calcolo del raggio dei protoni, è improbabile che siano la colpa di questa differenza», dice Arrington,« eppure sembra altrettanto improbabile che tutte le altre misure siano così sbagliate». Insomma questa ricerca, anzichè portare un pò di chiarimento, ha complicato la situazione!

E se ci fosse la piccola possibilità che muoni interagiscono con protoni in modo diverso dagli elettroni??? (Fonte:  scientificamerican.com)

Dal Cosmo è tutto…. CIELI SERENI

Francesca[/coo