A quanto pare, galassie ellittiche e lenticolari (dette anche sferoidali), non sono così diverse dalle galassie a spirali. Dallo studio effettuato da un team di 25 ricercatori del progetto Atlas3D, si è potuto giungere a questa conclusione molto poco scontata, se si considera la sequenza scritta dall’astronomo Edwin Hubble, sulla classificazione delle galassie. Questa classificazione infatti ha sempre distinto le galassie in due tipi differenziando così l’evoluzione di ogni “famiglia”.
Le galassie sferoidali sono conosciute come early-type galaxies e quello che emerge allo studio è che non tutte le early-type galaxies hanno questa forma se si analizza il moto stellare all’interno dell’intera galassia. Molto semplicemente, la classificazione di Edwin Hubble aveva e ha il limite di essere una classificazione basata solo sull’osservazione ottica; questo limitava e limita notevolmente la distinzione fra un’ellittica e una spirale posta frontalmente all’osservatore. L’analisi fatta sulla cinematica stellare, può offrire un valido aiuto: infatti le stelle poste in un sottile disco a spirale ruotano più rapidamente di quelle poste in una sferoidale che sono notevolmente più lente! L’unica pecca di questo tipo di osservazione, è che ci vuole molto tempo per poter fare le corrette analisi di moto.
Ma il team di ricercatori ha osservato una cosa importante: nell’Universo vicino: la maggior parte delle early-type galaxies, sono in realtà delle spirali! Che il diapason di Hubble abbia fatto il suo corso? (Fonte: sciencedaily.com)
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VARIE ED EVENTUALI.
1. Rendezvous Pitch Maneuver eseguita dallo Shuttle Atlantis in avvicinamento alla ISS.
2. Prosegue lo smontaggio della navetta Discovery. Ecco il video del trasferimento dall’OPF al VAB!
3. La sonda Dawn è giunta a Vesta ed entro la serata di sabato 16 luglio 2011 verrà catturata dall’orbita (a 18.000 km dal proto-pianeta); nella giornata di domenica, i tecnici, calcoleranno l’orbita esatta da impostare a Dawn: questo è necessario in quanto adesso, la massa del proto-pianeta è presunta, bisogna quindi attendere le precise rilevazioni della sonda, per determinare la giusta orbita. Per un anno Dawn mapperà Vesta, poi la sua attenzione si sposterà verso un altro asteroide molto interessante: Cerere!
Ricordo che l’Italia partecipa alla missione con la strumentazione VIR (Visibile-IR Mapping Spectrometer) montata sulla sonda Dawn e che serve per una mappatura del proto-pianeta nell’infrarosso.VIR è di fatto uno “spettrometro ad immagine operante nel visibile e nel vicino infrarosso ad alta risoluzione spaziale e spettrale per effettuare la mappatura iperspettrale degli asteroidi” (da sito ASI).
4. Splendide foto dalla STS 135 Shuttle Atlantis:
Dal Cosmo è tutto….CIELI SERENI
Francesca