Da tempo si sa che nel centro della nostra galassia si trova un buco nero che ne condiziona la rotazione e determina emissioni legate al fagocitarsi della materia circostante, ma si sa anche che non è particolarmente attivo e quindi la presenza di emissioni di alta energia trovavano una difficile spiegazione. Ora, grazie a uno studio condotto con il radio telescopio di 64 m di Parkes in Australia, si è potuto mappare le forti emissioni che dal centro della galassia si elevano perpendicolarmente al piano galattico per ben 50.000 anni luce (la metà del diametro della Via Lattea).
A guidare la ricerca Ettore Carretti ricercatore italiano e nel team è presente anche Sergio Poppi dell’INAF. Queste emissioni ad alta energia erano già state evidenziate dal satellite Fermi nel 2010 come forti emissioni gamma (denominate poi Bolle di Fermi); la loro portata energetica è stata calcolata come un milione di volte più potente di quella di una supernova. Anche la velocità di queste particelle ad alta energia ha stupito gli astronomi, essendo stata valutata in 3 milioni e mezzo circa di km orari.
“Le possibilità erano due: che l’origine di questi getti fosse dovuta ad emissioni associate all’attività del buco nero al centro della nostra Galassia, oppure fosse legata all’attività stellare, generata cioè da venti stellari provenienti da stelle di recente formazione o addirittura da esplosioni stellari” spiega Gianni Bernardi dello Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, Massachusetts (USA). “Le nostre osservazioni ci dicono che l’origine dei getti è dovuta alle stelle che popolano il centro della Via Lattea”. A queste conclusione ci sono giunti grazie alla mappatura dei campi magnetici degli outflow (così sono chiamati questi getti ad alta energia) e andando a misurare in particolare la polarizzazione delle onde radio provenienti da quelle regioni. Questi studi possono aiutare a comprendere la dinamica del campo magnetico generato dalla nostra galassia. (Fonte: media.inaf.it )
Varie ed eventuali.
1. Occultamento di Giove ad opera della Luna avvenuto il 25 dicembre 2012. Ecco il video:
2. Il giorno 2 gennaio 2013 la Terra si è trovata al suo perielio dal Sole. Il perielio è il punto in cui il nostro pianeta si trova più vicino alla nostra stella e si contrappone all’afelio che ne è inevitabilmente il punto più lontano. Questa avvicinarsi e allontanarsi della Terra, è dovuto al fatto che l’orbita descritta dal pianeta non è perfettamente circolare, ma ellittica. In termini di km, parliamo di una vicinanza di 147.098.161. Nessun ha festeggiato questo evento sui media, ma è successo e succede da 4,5 miliardi di anni! E continuerà a succedere fino a quando il binomio Terra/Sole esisteranno.
Ecco la foto in cui si può notare la leggera differenza di grandezza: nell’afelio si parla di appena del 3% più piccolo rispetto al perielio. Su scala cosmica questo 3% si traduce in 5.000.000 di km! Nell’afelio infatti la distanza dal Sole è di circa 152.100.000 km. Nel 2013 l’afelio sarà il 5 luglio alle ore 15.00 (calcolato secondo il Tempo Universale UTC).
3. Scaricabile e stampabile il calendario 2013 delle migliori foto del meraviglioso Telescopio HUBBLE. Un’opportunità da non perdere. Trovate il file a questo link.
Dal Cosmo è tutto … CIELI SERENI.
Francesca