Ci sarà una eclissi di Luna il 27 luglio 2018 con la totalità dell’evento alle 22:22 ora italiana; il fenomeno sarà visibile a sud-est con la Luna che sorgerà alle 20:26 (orario in riferimento alla città di Roma) ad un’altezza di 16 gradi a sud nel momento della totalità dell’evento (sempre come riferimento la città di Roma).
Ma cos’è un’eclissi di Luna? Questa si verifica nel momento in cui la Terra si frappone fra la Luna e il Sole.
Il nostro satellite transita quindi nel cono d’ombra che la Terra genera costantemente, ma di cui ci rendiamo conto solo quando quest’ombra viene proiettata sul nostro satellite, privandola della luce diretta del Sole e togliendole così la sua meravigliosa brillantezza.
Nell’immagine qui sotto (foto personale), si nota come il colore della Luna muti considerevolmente, dal normale argenteo ad arancione/rosso durante l’eclissi.
Le eclissi di Luna sono determinate dall’inclinazione delle orbite. La Luna infatti non ruota attorno alla Terra perfettamente adagiata sul piano dell‘eclittica (in blu nello schema qui sotto), ma ha una leggera inclinazione media di 5,145°. Solo in alcuni momenti interseca il piano orbitale e quei punti sono convenzionalmente chiamati nodi, in alcuni di essi si verificano le eclissi.
La condizione essenziale perchè le eclissi si verifichino sono: LUNA PIENA per l’eclissi di Luna e LUNA NUOVA per l’eclissi di Sole.
Il fenomeno della Luna “rossa” non è altro che i raggi del Sole riflessi dall’atmosfera terrestre e che raggiungono la superficie lunare durante un’eclissi. La luce solare attraversa l’atmosfera terrestre e subisce una rifrazione differenziale (dal viola cupo al rosso scuro), in pratica la nostra atmosfera si comporta come un enorme prisma che filtra e scompone la luce. La parte azzurra viene ceduta alla nostra atmosfera, mentre la parte rossa, più numerosa, si disperde nello spazio. Questi raggi deflessi e filtrati nella banda rossa arrivano alla Luna posta dietro alla Terra e (in mancanza della luce diretta del Sole), colorano il nostro satellite. Nell’immagine qui sotto possiamo vedere un’eclissi lunare sia dalla prospettiva di un ipotetico satellite posto sopra il polo terrestre (parte sopra), sia se fossimo sulla superficie lunare e osservassimo la Terra (le quattro foto sotto); in questo caso, al culmine dell’eclissi, il nostro pianeta sembrerebbe circondato da un alone rossastro (la nostra atmosfera) e dal nostro satellite staremmo ammirando un’eclissi di Sole.
Per tornare all’eclissi del 27 luglio 2018, i dati essenziali sono:
- visibile dall’Italia;
- ingresso in penombra: 19:15;
- inizio eclissi parziale: 20,24;
- inizio totalità: 21,30;
- massimo dell’eclissi: 22,22;
- fine della totalità: 23,13;
- uscita dal cono d’ombra: 00,19;
- uscita dalla penombra: 01,29;
La Luna in questa occasione sarà nel punto più lontano dalla Terra ovvero all’apogeo, la cui distanza è di 406222 km; inoltre, la velocità del moto di rivoluzione lunare sarà inferiore rispetto alla velocità della rotazione terrestre rendendo il tempo di questa eclissi notevolmente lungo: 103 minuti. Essa sarà irrimediabilmente la più lunga del secolo.
Ma la particolarità di questa eclissi è legata anche al pianeta Marte, infatti nella stessa serata, esso raggiungerà la sua opposizione prossimo alla minima distanza effettiva dalla Terra, a circa 57.590.000 km. Distanza minima che sarà raggiunta qualche giorno dopo, il 31 luglio. Il diametro apparente del pianeta rosso nella volta celeste sarà di 24,3 secondi d’arco. Ma la cosa ancora più bella sarà che Marte sarà in congiunzione con la Luna eclissata e ci saranno ben altri tre pianeti da poter ammirare nella volta celeste: Saturno nel Sagittario (S-E), Giove nella Bilancia (S-O) e Venere nella Vergine (O).
Dal Cosmo è tutto.
CIELI SERENI