ASTRONAUTI ITALIANI: UMBERTO GUIDONI – LA COMETA HARTLEY 2 – IL VIVAIO STELLARE DELL’UNICORNO – PARTITA LA SOYUZ EXPEDITION 25

Vorrei proporre la seconda “biografia” (uso sempre questo parolone), per parlare di un altro astronauta italiano: UMBERTO GUIDONI!

Umberto Guidoni in orbita - Copyright degli aventi diritto
Umberto Guidoni in orbita – Copyright degli aventi diritto

Guidoni nasce a Roma il 18 agosto del 1954. Diplomatosi presso il liceo Gaio Lucilio nel 1973, consegue la laurea con lode in fisica nel 1978 presso l’Universita’ La Sapienza di Roma. Grazie a una borsa di studio lavora presso il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare. Nel 1983, presso l’ENEA, si occupa di una ricerca legata alla risposta spettrale delle celle fotovoltaiche. Ha in seguito lavorato al CNR di Frascati; nel 1989, dopo 4 anni di studi e progettazioni, diventa responsabile scientifico di RETE (che si occupa della messa a punto di Tethered Satellite System – TSS). Nel 1990 viene scelto dalla ASI e dalla NASA come Specialista di Carico Utile per guidare da terra la prima messa in orbita del Satellite Tethered. Il satellite viene portato in orbita dalla STS 46 navetta Atlantis, fra i membri dell’equipaggio, il primo astronauta italiano: Franco Malerba.

Umberto Guidoni - Copyright degli aventi diritto
Umberto Guidoni – Copyright degli aventi diritto

Nel 1994 viene scelto come specialista di carico per la missione STS 75 navetta Columbia, insieme a Maurizio Cheli. La partenza e’ il 22 febbraio 1996, dopo un anno di addestramento; una volta in orbita, il compito di Guidoni fu quello di dimostrare, attraverso il satellite TSS, la possibilita’ di generare elettricita’ nello spazio: esperimento riuscito con successo. Il rientro fu, come da programma, il 9 marzo 1996 dopo 377 ore e 40 minuti di permanenza nello spazio. A questo link, il video della partenza e dell’atterraggio della STS 75 – Columbia.

Nell’agosto del 1996 riprende i corsi e questa volta per diventare Specialista di Missione. Dopo due anni di preparazione sia presso il centro Corpo Astronauti Europeo dell’ESA che presso il Johnson Space Center della NASA, il 19 aprile 2001 Guidoni e’ a bordo della navetta Endeavour STS 100. La missione prevede l’assemblaggio di alcune parti della ISS in costruzione e il viaggio inaugurale del modulo di carico Raffaello (di fabbricazione italiana), nonche’ l’aggancio del braccio robotico Canadarm2 alla Stazione Spaziale. L’Endevour rientra dalla missione il 1° maggio 2001 dopo 285 ore e 30 minuti di permanenza nello spazio. Guidoni e’ stato il primo astronauta europeo a visitare la ISS. A questo link il video della partenza della STS 100 navetta Endeavour. A questo link potete trovare l’atterraggio.

Dopo il 2001 ha svolto attivita’ di supporto per gli esperimenti scientifici del modulo europeo Columbus, in quanto esperto di operazioni in orbita. Ha condotto due rubriche scientifiche su Rai Radio Due (Dallo Sputnik allo Shuttle e Dalla Terra alla Luna). Ha scritto 6 libri e dal 2004 e’ impegnato in politica nel partito Sinistra e Liberta’. A questo link potete trovare il sito personale di Guidoni.

A lui e’ stato dedicato l’asteriode 1996 VC1 altrimenti conosciuto come 10605 Guidoni. Scoperto nel 1996, appartiene alla Fascia Principale!

Umberto Guidoni - Copyright degli aventi diritto
Umberto Guidoni – Copyright degli aventi diritto

Con questo breve percorso della vita di Guidoni, ho solo fornito dati e parole che possono spiegare poco di quello che gli astronauti provano lassù e tutte le emozioni che questo lavoro puo’ dare……..cosi’ propongo questo breve filmato, dove a parlare sara’ proprio Umberto Guidoni. (Fonte: wikipedia)

Arriva la cometa Hartley 2 visibile anche a occhio nudo.

Sara’ il 20 di ottobre il giorno di sua massima vicinanza alla Terra (0.12 UA – 18 milioni di km), dall’epoca della sua scoperta nel 1986. La Hartley 2 e’ una cometa periodica e ci fa visita ogni 6,5 anni. Attraverso le osservazioni del Telescopio Spitzer, si e’ potuto stimare che la massa della cometa e’ di circa 3 x 1011 kg; date le regolarita’ dei passaggi, la cometa perdera’ progressivamente massa a ogni giro attorno alla nostra stella, questo ha permesso di stimare che la sua presenza nel Sistema Solare e’ limitata ai prossimi 700 anni (un equivalente di 100 passaggi attorno al Sole) prima di essere definitivamente frantumata dalla forza del nostro astro. Il diametro e’ stimato in 1,2 km

La Hartley 2 ripresa dal Telescopio WISE
La Hartley 2 ripresa dal Telescopio WISE

Proprio la perdita di massa e il conseguente intersecamento della nostra orbita, dovrebbe dare origine a una sciame meteorico intorno al 3 di novembre nella direzione di Albireo – beta Cygni. Il 4 di novembre invece, la sonda EPOXI passera’ a soli 700 km dalla cometa, permettendo ai ricercatori di avere fotografie precise e dettagliate del nucleo della cometa.

Hartley 2 e NGC 281 - Credits: NASA/Jaime Fernández
Hartley 2 e NGC 281 – Credits: NASA/Jaime Fernández

Con una buona condizione di cielo sereno e lontano a fonti luminose particolarmente fastidiose, si dovrebbe riuscire a vedere la Hartley 2 anche a occhio nudo. Un puntino verdognolo attualmente sotto la Cassiopea………………anche se momentaneamente, si sta rivelando ben al di sotto delle aspettative!!!!!!! (Fonte: WISE Team/NASA/JPL)

Schema della posizione della Hartley 2 nelle prossime settimane
Schema della posizione della Hartley 2 nei prossimi giorni

Notte tra 8-9 Ottobre passerà a meno di 2° dal famoso (e magnifico)  Doppio Ammasso del Perseo.

14 Ottobre a 1° dal piccolo ammasso aperto NGC 1444 nel Perseo.

18 Ottobre, troveremo la cometa tra la luminosa Capella e la stella Epsilon Aurigae.

18 – 23 ottobre attraverserà il cuore della costellazione dell’Auriga, vicina ai tanti ammassi stellari aperti di questa costellazione, la notte del 23 si troverà a 1° dall’ammasso aperto M37.

(Fonte: astroperinaldo.it)

Vivavio stellare nell’Unicorno.

La zona R2 nella Costelleazione dellUnicorno - Credits: http://www.eso.org/public/italy/news/eso1039/
La zona R2 nella Costelleazione dell’Unicorno – Credits: ESO/J. Emerson/VISTA

La foto ripresa all’infrarosso dal telescopio dell’Eso, VISTA, evidenza la regione R2 Monoceros nella costellazione dell’Unicorno a circa 2700 anni luce da noi. La foto di VISTA evidenza cio’ che nell’ottico non e’ possibile vedere: a un normale telescopio ottico, la zona risulta assolutamente avvolta in una nube scura con alcune stelle avvolte in una nube bluastra. Il telescopio dell’ESO ha messo in evidenza l’intensa attivita’ stellare della regione. La nube molecolare attorno a cui queste stelle sono avvolte, assorbe per la maggior parte di esse la luce visibile e ultravioletta che viene emessa dai neo-astri. Solo alcune massicce stelle blu, aiutate dalle nubi a riflessione che le circondano, riescono a diffondere la loro luce e a dare un segno della loro presenza in questo Universo……..per tutte le altre c’e’ VISTA!!!!

Questa foto potrebbe intitolarsi AGUZZATE LA "VISTA"!!!!! La stessa zona - R2 Monoceros - nell'ottico e nella foto di VISTA - Credits:
Questa foto potrebbe intitolarsi AGUZZATE LA”VISTA”. La regione R2 Monoceros ripresa nell’ottico a sx e nel vicino infrarosso a dx – Credits: ESO J. Emerson VISTA acknowledgment Cambridge Astronomical Survey Unit

Nella foto presa nel vicino infrarosso, viene messa in evidenza la composizione molecolare della nube: idrogeno, ammoniaca e monossido di carbonio sono eiettati nello spazio dalle giovani stelle e vanno ad arricchire il mezzo interstellare. Gli elementi chimici sopra elencati sono facilmente catturabili dalle fotocamere sensibili al vicino infrarosso; l’idrogeno molecolare assume la colorazione rosa/rosso. Il centro dell’immagine, in cui questa colorazione e’ molto evidente, e’ il nucleo di R2 Monoceros ed e’ una zona di 2 anni luce di diametro che contiene giovanissime stelle appena accese, questa condizione fa emettere in modo intenso nella banda dell’infrarosso ecco perche’ e’ possibile scovarle e studiarle solo con l’ausilio della giusta strumentazione. La formazione delle giovani stelle e’ preclusa ai telescopi “non autorizzati” !!!  (Fonte: INAF/ESO)

R2 Monoceros: alcuni particolari -
R2 Monoceros: alcuni particolari -Credits: ESO J. Emerson VISTA acknowledgment Cambridge Astronomical Survey Unit

Partita la Soyuz – Expedition 25.

Ieri sera e’ partita dal cosmodromo di Baikonur (Kazakistan) la Soyuz con a bordo la Expedition 25: Scott Kelly, Alexander Kaleri and Oleg Skripochka! Alle 23:10:55 GMT (Greenwich Mean Time) il vettore lasciava la rampa di lancio per dirigersi verso la ISS; alle 23:24 GMT entravano nell’orbita prestabilita; giungeranno alla Stazione Spaziale nella notte fra sabato e domenica. A questo link potete rivedere il lancio.

Ecco i tre stronauti che compongono la Expedition 25 partita questa notte - Copyright degli aventi diritto
Ecco i tre astronauti che compongono la Expedition 25 partita questa notte – Copyright degli aventi diritto

Dal Cosmo e’ tutto………

Francesca