Abbiamo accennato alla pagina 029 di come le macchie solari siano la via di fuga dei campi magnetici prodotti fra la zona convettiva e la zona radiativa. In questa pagina cercheremo di seguire il campo magnetico e di vedere il suo percorso, fino allo sbocciare in superficie.
Abbiamo descritto la materia all’interno del Sole, specialmente le parti piu’ profonde, con l’esatto termine di plasma…..(doveroso il richiamo alla fine della pagina 022 del blog). Dando quindi per scontato che tutti abbiamo presente cosa sia il plasma, diciamo che la caratteristica fondamentale di questo stadio della materia e’ di trascinarsi appresso una quantita’ esasgerata di cariche elettriche libere. Questo fa si che il campo magnetico resti “appiccicato” (mi perdonino la rozzezza del termine) al plasma, seguendolo fedelmente …………. Il movimento del plasma e il carico che si porta appresso distorce il campo magnetico e produce campi elettrici che creano un campo mangetico secondario; questo campo magnetico secondario pero’ viene distorto dal moto del plasma che produce campi elettrici e via cosi’……….
Ma cos’e’ un campo magnetico? Il campo magnetico altro non e’ che linee di forza dotate di pressione e tensione (l’esempio classico che si fa in questi casi e’ di paragonare il campo magnetico a un elastico). L’elasticita’ del campo magnetico permette a quest’ultimo di seguire il plasma nel suo viaggio introno al nucleo del Sole nelle sue zone piu’ interne verso la superficie; e’ cosi’ che il campo magnetico viene piegato e distorto dal plasma e dalla rotazione differneziale del Sole, sia in superficie che all’interno (ricordiamo che il Sole ruota piu’ velocemente all’equatore rispetto ai propri poli).
Questa rotazione diferenziale e il conseguente ALLUNGAMENTO dei campi magnetici e’ detto EFFETTO OMEGA.
La TORSIONE dei campi attorno alla stella a seguito della rotazione della stessa e’ detto EFFETTO ALFA.
Qui sotto propongo un filmato per spiegare il fenomeno dei campi magnetici cosi’ come li vediamo in superficie
il-sole-dinamo-stellare-il-flusso-dei-campi-magnetici
E’ l’effetto alfa che induce i campi magnetici a un’inversione di polarita’ della dinamo solare. Traduco?? …….. Ok: l’attorcigliamento dei campi magnetici porta a un capovolgimento del campo magnetico, perche’ dopo le controsioni, i campi magnetici si riassestano smettendo di aggrovigliarsi, nel momento in cui si riposano si puo’ osservare che le polarita’ ai poli solari si sono invertite: se prima il polo sud era + ora e’ – e viceversa…… ……Data la vostra espressione facciamo un esempio: pensiamo a una pila stilo normalissima (quella che inseriamo nel telecomando, a esempio); normalmente la parte piatta e’ quella negativa e la parte con il cerchietto in rilievo e’ la parte positiva. Se la pila fosse il Sole, ogni 11 anni si avrebbe un’inversione fra la parte positiva e quella negativa; dopo questo periodo la nostra stilo avrebbe la parte positiva nella zona liscia e la parte negativa dalla zona in rilievo; e via cosi’ ogni 11 anni circa. Il periodo di 11 anni e’ convenzionale, dato che il Sole non rispetta alla lettera la scadenza undecennale. In questo lasso di tempo la dinamo solare inverte le polarita’ . Tutto quanto detto fino a ora si puo’ racchiudere in due semplici parole: CICLO SOLARE. Lo scienziato che per primo osservo’ e descrisse il ciclo solare associato alla presenza delle macchie, fu EDWIN HALE.
Nel momento in cui ha inizio un ciclo solare, piano piano emergono le macchie sulla superficie (si faccia riferimento alla pagina 029 – macchie solari e brillamenti); tendenzialmente piccole e tutte disposte nella zona di poco sopra equatore; questo perche’ il flusso di plasma interno della zona convettiva oltre ad andare dal basso verso l’alto e ritorno, si sposta sulla superficie dall’equatore ai poli. Nella zona equatoriale la velocita’ e’ modesta 5 km/h a causa della densita’ della materia, ma nella zona polare la bassa densita’ fa viaggiare il plasma a 30/60 km/h. Questa velocita’ non e’ uniforme fra un ciclo e l’altro. A ciclo breve (meno di 11 anni) corrisponde una velocita’ maggiore del plasma, a ciclo lungo (piu’ di 11 anni) corrisponde una minore velocita’!
Attualmente siamo a cavallo fra un ciclo e un altro (tra il 23° gia’ concluso e il 24° che non si sa bene se e’ gia’ iniziato o sta per iniziare). Questa titubanza e’ dovuta al fatto che da 6 mesi a questa parte il Sole dormicchia, sonnecchia, e’ mollemente adagiato fra le braccia di Morfeo e sono stati pochi e sporadici i segni di attivita’ . Recentemente SOHO ha osservato una macchia solare, ma e’ troppo poco per dire che siamo entrati a pieno diritto nel 24° ciclo. E’ possibile definire questo periodo come un periodo di minima (come fu per il MINIMO DI MAUNDER e per il MINIMO DI DALTON) anche se non c’e’ nulla di definito e gli esempi fra parentesi erano legati a una durata piu’ lunga che non qualche mese.
Legati al ciclo solare ci sono delle catalogazioni scietifiche che aiutano gli scienziati nel loro lavoro. Quando si parla di macchie solari non si puo’ non parlare di numero medio di Wolf che consiste in una valutazione immediata delle macchie solari catalogandole per tipo e quantita’ . Negli schemi e’ indicato con la lettera R ( oppure RI ). L’altro tipo di catalogazione e’ indicato con l’acronimo NOAA ed e’ specifico per ogni gruppo di macchie solari: e’ come un censimento; a esempio uno dei NOAA piu’ famosi e’ il NOAA 652 (anche NOAA 10652 – 04 proposto in questo blog alla pagina 029).
Data la complessita’ dell’argomento credo sia meglio terminare la pagina, non prima pero’ di consigliare di approfondire l’argomento sul numero di Dicembre 2008 della rivista Coelum che potete trovare in edicola e che parla proprio del fenomeno dei cicli solari; una segnalazione in piu’ per chi volesse approfondire quanto si e’ detto sul Sole, soprattutto in questa pagina!!!!!
La prossima pagina sara’ dedicata al vento solare, che ci spingera’ finalmente lontano dal nostro sistema planetario: siamo quasi pronti per esplorare il vicinato del nostro Sole.
Dal Cosmo e’ tutto………….
Francesca 74