034 – SONDE A SPASSO PER LO SPAZIO

Dopo il capitolo dedicato ai Telescopi in orbita…..due parole le vorrei spendere anche per le sonde. In questo caso partirei ricordando alcuni “eroi del passato” come le due sonde Voyager, lanciate contemporaneamente nel 1977 e destinate a sorvolare Giove e Saturno sfruttando “l’effetto fionda” (o fly-by cfr pagina 001 – Mercurio) con alcuni altri pianeti per giungere nel medesimo posto dato che all’epoca i due giganti si trovarono vicini nel loro transito orbitale. La cosa sorprendente e’ che una di queste due sonde (la Voyager 2) ancora e’ in grado di trasmetterci suoi dati. Attualmente Voyager 1 (V1) si trova, secondo i calcoli, a poco piu’ di 108 U.A (1 U.A.= 150.000.000 Km ovvero la distanza fra la Terra e il Sole). Ne 2003 alcuni ricercatori che hanno accesso ai dati della sonda, annunciarono che V1 aveva oltrepassato il Terminal Shock (cfr pagina 032) al limite del Sistema Solare, ma altri sostengono il contrario! In questo caso sapere chi ha ragione e’ molto difficile, soprattutto perche’ alcune parti della sonda non funzionavano gia’ da tempo, come il rilevatore della particelle del vento solare……Infine, nel 2007, della Voyager 1 si sono perse tutte le comunicazioni.

Progetto Voyager - due sonde gemelle a spasso per il Sistema Soalre
Progetto Voyager - due sonde gemelle a spasso per il Sistema Solare

Per la Voyager 2 (V2) il destino e’ il medesimo della sua gemella: attualmente ancora in funzione (seppur in modo limitato), ha oltrepassato il limite del sistema solare nel 2007 (anche se e’ sempre difficile avere la conferma definitiva su questi dati). Dato il tipo di alimentazione della sonda si pensa che essa possa continuare a trasmetterci i suoi dati fino al 2030….Sara’ comunque molto improbabile che riesca a trasmetterci il suo passaggio “ravvicinato” con la stella Sirio (a soli 4,3 anni luce) fra 296.000 anni….So di dare un dispiacere a qualcuno, ma credo che questo blog per allora sara’ gia’ chiuso…. 🙂

Altre veterane del viaggio interstellare sono diventate le due sonde Pioneer 10 e 11. Entrambe le sonde furono concepite per esplorare i pianeti gassosi e il sistema solare in generale. La Pioneer 10 ha smesso di trasmettere nel 1998; si sa che si sta dirigendo verso la stella Aldebaran nella costellazione del Toro: tempo previsto per l’arrivo 2 milioni di anni. Della Pioneer 11 si sono definitivamente persi i contatti per disallineamento dell’antenna della sonda con il nostro pianeta; nel 1995 la missione terminava per mancanza di carburante. Si sa che la Pioneer 11 sta seguendo una rotta che la portera’ verso la costellazione del’Aquila in 4 milioni di anni.

Lancio della PIONEER 10 - 2 marzo 1972
Lancio della PIONEER 10 - 2 marzo 1972

Per chi volesse informazioni in piu’ sulle Voyager consiglio questo documentario in rete http://www.nature.com/nature/videoarchive/voyager/ e’ in inglese e senza sottotitoli, ma ci si puo’ provare ugualmente a vederlo o no????

Parlando di sonde del giorno d’oggi, rendendo grazie a quelle di ieri, possiamo iniziare a parlare delle varie e svarite “esploratrici” di Marte. Attualmente visitano il pianeta rosso le sonde MARS EXPRESS, MARS ODYSSEY, GLOBAL MARS SURVEYOR e MARS RECONNAISANCER ORBITER piu’ i rover atterratti sul pianeta, come SPIRIT, OPPORTUNITY e PHOENIX (va ricordato anche il mitico rover del 1997 SOUJOURNER, arrivato insieme alla sonda Pathfinder). Phoenix, dopo aver funzionato 3 mesi in piu’ del previsto, ha definitivamente spento i circuiti nel novembre del 2008. Invece c’e’ gia’ in cantiere un nuovo rover che partira’ nel 2011, il MARS SCIENCE LABORATORY, con il compito di studiare la possibilita’ della vita sul pianeta sia in futuro che nel passato. Tutte queste sonde e relativi rover, hanno non solo il compito di studiare il pianeta, ma anche di monitorare il pianeta come la MARS RECONNAISANCER ORBITER, al quale e’ stato dato il compito di osservare quale zona potrebbe essere piu’ adatta all’atterraggio di una futura missione sul pianeta con uomini a bordo. In oltre sonde come la Odyssey hanno confermato la presenza di ghiaccio d’acqua sul pianeta.

Marte - il rovers Soujourner nel 1997
Marte - il rovers Soujourner nel 1997
Burns Cliff nel cratere Endurrance fotografato dalla Opportunity
Burns Cliff nel cratere Endurrance fotografato dalla Opportunity

Pensando ai pianeti vicini alla Terra ricordiamo la sonda MESSANGER che si prende cura del pianeta Mercurio (per vedere i progressi della sonda visitate il suo sito http://messenger.jhuapl.edu/ ); abbiamo gia’ parlato di questa sonda nelle pagine di questa rubrica.

Lancio della Messanger con il vettore DELTA II 7925H
Lancio della Messanger con il vettore DELTA II 7925H

Altra sonda che abbiamo gia’ incontrato in queste pagine e’ la VENUS EXPRESS, lanciata dal Kazakistan nel novembre 2005. Un anno fa, nel novembre del 2007, vennero pubblicati i primi risultati della sonda dove si confermava la presenza di fulmini (piu’ che sulla Terra) e la presenza di ossidrili nell’atmosfera. Per vedere il filmato del lancio della sonda basta aprire questa pagina: http://mfile.akamai.com/14448/wmv/esa.download.akamai.com/13452/wmv/Venus_Express_launch_low.asx

Lo Shuttle rilacia la sonda Galileo nello spazio
Lo Shuttle rilascia la sonda Galileo nello spazio

Altra importantissima sonda che ha gironzolato recentemente per il Sistema Solare e’ la sonda GALILEO; fu inviata nell’ottobre del 1989 verso Giove per studiare il pianeta, compresa la discesa nell’atmosfera di Giove per analizzarla. In oltre la sonda si concentro’ anche sui satelliti del pianeta……la missione e’ stata completata e dal settembre 2003 la Galileo si e’ persa nello schianto nell’atmosfera di Giove.

Lancio della Cassini Huygens 15/10/1997 ad opera del vettore Titan IVB / Centaur
Lancio della Cassini Huygens 15/10/1997 ad opera del vettore Titan IV B / Centaur

Importantissima sonda e’ tutt’ora la Cassini Huygens; benche’ la fine della missione fosse prevista per il 2008, la sonda e’ ancora operativa come da prassi, se gli strumenti continuano a funzionare. Portata nello spazio dal vettore Titan IV nell’ottobre 1997, la Cassini ha terminato con successo gli obbiettivi per cui era stata costruita. Il 1° luglio 2004 entrava nell’orbita di parcheggio intorno a Saturno e da li incominciava la sua ricerca e il successivo invio dei dati. Poco dopo l’arrivo su Saturno, la sonda Huygens proseguiva per la sua strada lasciando la Cassini e dirigendosi 4 milioni di Km piu’ in la’ per il suo appuntamento con il satellite Titano (cfr pagina 015 – Saturno: 6 piccole lune prima parte). La sonda e’ in fine scesa sul satellite il 15 gennaio 2005; si sono potuti ammirare paesaggi alieni molto piu’ lontani di quelli visitati fino a quel momento e aver la conferma di come, gira e rigira, la natura sia simile ovunque anche nello spazio. Titano infatti, ha dato conferma di formazioni rocciose simili a quelle terrestri, con canyon e vallate che ricordavano quelle terrestri e fiumi, laghi e mari (peccato che il liquido che vi scorre non sia acqua, ma idrocarburi!!!!! ). A questo link potete ascoltare il sonoro registrato dalla sonda Huygens mentre attraversa l’atmosfera di Titano http://www.esa.int/SPECIALS/Cassini-Huygens/SEM85Q71Y3E_0.html

La sonda Cassini Huygens in fase di costruzione
La sonda Cassini Huygens in fase di costruzione

La sonda madre Cassini intanto prosegue con le sue rilevazioni dei dati e conseguente invio a Terra. Fra 34 giorni circa procedera’ con il 50esimo fly-by con Titano, precisamente il 7 febbraio 2009. Una curiosita’ : i dati della sonda vengono trasmessi a noi via onde radio e viaggiando alla velocita’ prossima a quella della luce, impiegano 90 minuti per coprire la distanza che ci separa da Saturno, cioe’ poco piu’ di 1 miliardo di km. Per la Cassini Huygens, data la sua attuale operativita’ , consiglio i siti sia dell’ESA che della NASA per tenere sotto controllo le ultime scoperte http://saturn.jpl.nasa.gov/ oppure http://www.esa.int/SPECIALS/Cassini-Huygens/index.html

Con il radar la Cassini scandaglia la superficie di Titano
Con il RADAR la Cassini scandaglia la superficie di Titano

Altrettanto importanti sono state: la sonda GIOTTO tutta completamente dedicata alla cometa di Halley (di cui si puo’ vedere la foto del nucleo alla pagina 022- le comete); la sonda ROSETTA, lanciata dal vettore Arianne 5 il 2 marzo 2004, e’ progettata per studiare la cometa 67P Churyumov Gerasimenko che avvicinera’ solo nel 2014. Qualche mese fa (settembre 2008) ha raggiunto e fotografato l’asteroide Steins, in oltre si e’ resa testimone di un evento d’eccezione come l’atterraggio della Deep Impact sulla cometa Tempel 1. Anche la Rosetta dovrebbe atterrare sulla cometa 67P e poi seguirla nel suo passaggio attorno al Sole nel 2015. Nell’attesa di questo incontro con la cometa, gli strumenti del la Rosetta verranno messi in ibernazione dal maggio 2011 al gennaio 2014.

La sonda ROSETTA fotografa l'impatto della Deep Impact sulla cometa Tempel 1
La sonda ROSETTA fotografa l'impatto della sonda Deep Impact sulla cometa Tempel 1

…..e visto che ne stiamo parlado, anche la Deep Impact si occupa di comete e nella fattispecie la sua missione e’ quella di (essendo atterrata su un nucleo cometario), analizzare il materiale di cui sono composte e come e’ fatta internamente, in oltre le tracce di molecole e/o materiale primitivo del Sistema Solare alla sua nasciata. Visto il successo della missione, il compito della Deep Impact e’ stato esteso anche all’analisi della cometa Hartley 2 (che raggiungera’ nel 2010); in oltre, viene attualmente impegata per l’osservazione degli esopianeti (i pianeti al di fuori del Sistema Solare).

DEPP IMPACT si scaontra con la Tempel 1 come da programma
DEPP IMPACT si scontra con la Tempel 1 come da programma

Ma a mio avviso la piu’ grande fra tutte le sonde che hanno zompettato qual e la’ per il sistema solare, e’ la STARDUST. Il perche’ di questo merito e’ presto detto: questa sonda e’ andata, ha incontrato il nucleo della cometa Wild 2 e ha riportato sulla Terra i campioni del materiale espulso dalla chioma, con una sonda che si stacco’ dalla nave madre e atterro’ il 15 gennaio 2006 nel deserto dello Utah. Attualmente la Stardust e’ in stato di ibernazione degli strumenti in attesa della ripartenza.

7 febbraio 1999 lancio della STARDUST con il vettore DELTA II
7 febbraio 1999 lancio della STARDUST con il vettore DELTA II

La sonda ha ricevuto dunque l’approvazione per l’estensione della missione e sara’ lei a incontrare la Tempel 1 nel febbraio 2011, dopo la Deep Impact. Questa pioniera dello shopping della polvere cometaria, ha aperto la strada a nuove future missioni che sono gia’ al vaglio dei tecnici e degli scienziati secondo il modello Stardust.

Materiale cometario conficcatosi nell'aerogel delal Stardust
Materiale cometario conficcatosi nell'aerogel della Stardust

Per coloro che volessero seguire la STARDUST e le sue future missioni, puo’ collegarsi al sito http://stardust.jpl.nasa.gov/ oppure http://www.nasa.gov/mission_pages/stardust/main/index.html

Come per i telescopi, anche per le sonde un plauso va ai ricercatori e tecnici che con i loro studi hanno permesso, permettono e permetteranno di proseguire con le scoperte.

Dal Cosmo e’ tutto……

Francesca 74