Disco di materia attorno a una nana bruna.
Per la prima volta è stato osservato dal telescopio ALMA un disco di polveri attorno al una stella molto debole: la nana bruna Rho-Oph 102. Questa stella ha una dimensione pari a 60 volte il nostro pianeta Giove e 0,06 volte la dimensione del nostro Sole.
La scoperta di notevole importanza è stata fatta da un gruppo di astronomi italiani e dell’INAF. Il disco di materia pare essere costituito da grani di polvere delle dimensioni di un millimetro che ruota attorno a una nana bruna; la cosa sorprendente è che non si pensava che un tale disco di polveri potesse trovarsi attorno questo tipo di oggetti. Ancora una volta il cielo ci ha sorpreso con le sue meraviglie!
Il disco osservato potrebbe essere un’adeguata materia prima per ospitare un giorno la formazione di pianeti di tipo roccioso. L’aggiungersi alla lista delle possibilità con cui possono nascere i pianeti di questo tipo, rende necessaria una rivisitazione della teoria della formazione dei pianeti, in quanto fino ad ora non si era ipotizzata la nascita attorno a stelle di tipo nana bruna.
Secondo Leonardo Testi (astronomo INAF): “Spiegare la presenza di un disco di polvere con queste caratteristiche attorno ad una stella così piccola è davvero difficile nel quadro della nostra attuale comprensione sulla formazione dei pianeti.” La primaria caratteristica di questi corpi celesti è di non bruciare idrogeno come le altre stelle (pur emettendo calore), per questo motivo risultano molto deboli se paragonate a stelle come la nostra.
Un altro record raggiunto da questa osservazione è che è stata rilevata la presenza di monossido di carbonio in questo disco di materia. Se si unisce la dimensione dei grani (da un millimetro a pochi millimetri) a questo composto si ottiene un disco di materia molto simile a quello già osservato attorno a stelle giovani, ma molto più grandi. Se a questo uniamo il fatto che ALMA non è ancora pienamente operativa, ma che solo dall’anno prossimo si avrà la piena operatività di tutte e 66 le antenne che costituiscono il telescopio, si deduce che ciò che si potrà scoprire attorno alle giovani nane brune sarà molto, molto più interessante del previsto. Secondo Luca Ricci (del California Institute of Technology, USA): “Saremo presto in grado non solo di rivelare la presenza di piccole particelle nei dischi, ma anche di costruire una mappa della loro distribuzione nel disco circumstellare e di spiegare come interagiscono con il gas da noi trovato nel disco. Questo ci aiuterà a comprendere meglio come si formano i pianeti.” (Fonte: media.inaf.it )
Varie ed eventuali.
1. Presentazione della nuova crew pronta a partire per la Stazione Spaziale Internazionale, la Expedition 34. I tre astronauti partiranno il 19 dicembre 2012 e l’equipaggio è così composto: Tom Marshburn (NASA), Chris Hadfield (Canadian Space Agency) e Roman Romanenko (Russian Federal Space Agency – Roscosmos–). In questo video viene anche presentato l’equipaggio successivo l’Expedition 35 in cui possiamo orgogliosamente vedere Luca Parmitano il nostro astronauta pronto a partire nel maggio 2013 alla volta della ISS
2. Ecco un video tratto dalla rubrica Star Talk tenuta dall’astrofisico Neil deGrasse Tyson in cui incontra e discute con l’ospite, l’attore Alan Rickman (noto ai più con Professor Piton).
3. Continua l’epopea del Curiosity ha scoperto, Curiosity non ha scoperto; il comunicato del JPL, riportato dall’ANSA dice: Le prime analisi compiute sul suolo di Marte da Curiosity non hanno rilevato segni di materiale organico. E’ quanto ha comunicato oggi la Nasa che definisce anche ”non corrette” le voci e le speculazioni diffusesi su nuove importanti scoperte in queste prime fasi dell’esplorazione del pianeta rosso. (Fonte: ANSA).
A questo punto solo la conferenza di lunedì 3 dicembre scioglierà ogni dubbio!!!!
Dal Cosmo è tutto…CIELI SERENI
Francesca