Il 26 novembre 2010 sono rientrati a terra 3 dei 6 membri della ISS: il Comandante Fyodor Yurchikhin, Shannon Walker e Douglas Wheelock. Anche per loro sono trascorsi i 6 mesi di permanenza nella Stazione Spaziale.
Per chi ha seguito su Twitter i “cinguettii” di Wheelock (noto come Astro_Wheels) avrà colto la sua vena poetica, che rendevano le immagini già mozzafiato della Terra presa dall’alto, ancora più emozionanti. Astro_Wheels ha postato la sua ultima foto prima di lasciare la Stazione Spaziale, con queste parole: “Dalla Cupola della ISS ho potuto riflettere su una sfida che ho sentito forte dentro di me tempo fa: essere abbastanza forti per sapere quanto si è deboli; essere sufficientemente coraggiosi da affontare se stessi quando si ha paura; mai sostituire con le parole le azioni. Imparare ad alzarsi anche nella tempesta, ma avere compassione per chi cade. Avere sempre un cuore puro, un obbiettivo molto ambito….Imparare a ridere, ma mai dimenticare come piangere……..fino a quando ci incontreremo ancora!”
Grazie di tutto Dug!!!! E a questo link potete trovare il video del rientro dei tre astronauti. E’ quindi pronto il terzetto che riporterà i membri della ISS a 6, fra i prossimi membri che faranno parte della Stazione Spaziale ci sarà anche il nostro PAOLO NESPOLI!
Approfitto quindi per proporre qui una mini biografia del nostro Nespoli, che da qui a brevissimo partirà per lo spazio e vi resterà per 6 mesi! Nespoli è nato il 6 aprile del 1957 a Milano. Dopo avere conseguito il diploma presso il liceo Ettore Majorana di Desio, a New York consegue una laurea come Ingegnere in Scienze Aereospaziali e un successivo master in Scienze Aereospaziali e Astronautiche. Dal 1982 al 1984 viene inviato il Libano. Nel 1990 ottiene la laurea in Ingegneria Meccanica a Firenze e nel 1991 viene assunto dall’ESA. Ma è nel giugno del 2006 che viene assegnato alla STS 120 con partenza il 23 ottobre del 2007; Nespoli raggiunge l’orbita terrestre a bordo dello Shuttle Discovery (STS – 120). Con la qualifica di specialista di missione, l’astronauta italiano era addetto al coordinamento delle passeggiate spaziali, atte all’installazione del modulo permanente NODE 2 (Harmony), ma non solo: Nespoli si occupò anche della missione Esperia dell’ESA, in cui vennero portati avanti degli esperimenti scientifici biologici e sulla fisiologia umana. La missione è durata 15 giorni, 2 ore e 23 minuti per un totale di 10 milioni di km percorsi in orbita (la missione più liunga della Discovery). A questo link potete trovare il video della partenza e a questo link il video dell’atterraggio! (Fonte: Wikipedia)
Ma questo è il passato, fra poco ci sarà un nuovo volo per Paolo Nespoli e come già accennato, si parla di un periodo di permanenza sulla ISS di 6 mesi. La partenza (inizialmente prevista per il 30 novembre 2010) è stata spostata a mercoledì 15 dicembre 2010 alle 19.09 ora italiana. Lo spostamento del lancio è stato deciso a seguito di un danneggiamento della capsula della Soyuz dutante il trasporto in treno presso il cosmodromo di Bankinour (Kazakstan). Il periodo di permanenza sulla ISS comporterà diversi compiti per l’equipaggio: l’arrivo e la partenza del cargo ATV-2 Keplero, l’arrivo del modulo automatico giapponese HTV, l’arrivo dell’ultimo volo dello Shuttle Endeavour a febbraio 2011 che porterà su AMS-02 (Alpha Magnetic Spectrometer). Più altri lavori/esperimenti assegnati ai vari membri dell’equipaggio. Per esempio Nespoli, Dmitri Kondratyev e Catherine Coleman sono già stati istruiti per un eventuale avvicinamento alla ISS (già programmato, non casuale) della capsula che verrà portata in orbita con il secondo test di volo del FALCON9/DRAGON della SpaceX. Non ci fermiamo qui….come se stesse andando a fare una scampagnata….il nostro Nespoli sarà monitorato nelle sue ore di sonno in microgravità per aiutare la ricerca medica sull’insonnia, seguirà un piccolo progetto chiamato train like an astronaut in cui sarà l’ambasciatore di questo programma di ginnastica rivolta ai bimbi delle scuole elementari che hanno aderito al progetto e come se non bastasse, seguirà un esperimento di botanica insieme a dei ragazzi delle scuole medie (età compresa fra i 12 e i 14 anni) in cui seguirà la crescita di alcune piantine: analoghe piantine sulla terra come nello spazio, verranno “seguite” nel loro processo di crescita. Si aggiunga le ore obbligatorie di esercizio fisico (2 ore al giorno sulla ISS) e le manutenzioni della Stazione Spaziale!! Davvero da fare rimpiangere un qualsiasi lavoro impiegatizio……….. (Fonte: AstroWorld/LeScienze )
Se non fosse troppo banale ci sarebbe da dire “carramba che sorpresa!”, ma non la dirò 🙂 …..ecco qui Nespoli e Wheelock compagni di viaggio nella STS 120 e ora membri permanenti della ISS, solo che Wheelock è appena sceso, mente Nespoli è pronto a partire!
Che sorpresa le lune di Saturno!
Non solo Saturno è il più “elegante” dei pianeti, ma possiede anche delle lune che stanno lentamente rivelando i loro segreti come piccoli gioielli di uno scrigno segreto. Dopo la sopresa di Titano con i suoi laghi di metano e l’atmosfera intrisa di azoto metano (e poco diossido di ossigeno e ossigeno), è il turno di Rhea. La seconda luna di Saturno in ordine di grandezza, è stata presa in esame dalla sonda Cassini/Huygens che orbita permanentemente nel sistema saturniano.
La notizia ha dell’incredibile non solo perchè si osserva direttamente un’atmosfera su un altro corpo celeste, ma in questo caso si tratta della prima volta che si osserva direttamente la presenza di ossigeno!! A dirla tutta si tratta di ossigeno e anidride carbonica. Ovviamente non ci si deve aspettare una concentrazione simile a quella della Terra (che a paragone è 5 trilioni di volte superiore!!!!), ma si tratta pur sempre di qualcosa a noi molto famigliare. Recenti studi stanno facendo emergere come la chimica attiva possa essere un fenomeno comune nel Sistema Solare e in tutto l’Universo. Rhea è un corpo freddo e ghiacciato (l’acqua quindi non può essere allo stato liquido sulla superficie), ma questo non toglie che su di essa ci siano i prerequisiti per porre i primi mattoni della vita (che sulla Terra ha impiegato 4,5 miliardi di anni a concretizzarsi così come la conosciamo oggi). La scoperta però permette di seguire l’evoluzione di queste molecole costantemente “bombardate” dalle radiazioni e come questi elementi possono evolvere sotto il peso di queste sollecitazioni. Lo spettrometro CAPS della Cassini ha evidenziato la presenza di 50 bilioni di molecole d’ossigeno per metro cubo; mentre il diossido di carbonio è presente in una concentrazione di 20 bilioni di molecole per metro cubo.
E’ stato anche notato un flusso di ioni positivi e negativi; le masse rilevate in questo fluire erano identificabili con gli ioni di ossigeno e anidride carbonica. Secondo gli scenziati, l’ossigeno proverrebbe dalla reazione del ghiaccio d’acqua con le particelle altamente energetiche “scaricate” addosso a Rhea quando il campo magnetico di Saturno investe in pieno la luna. Mentre il diossido di carbonio potrebbe provenire dal ghiaccio secco contenuto nelle comete e risalente alla nebulosa primordiale da cui il Sistema Solare ha avuto origine. Ma per quest’ultimo ci potrebbe essere anche una seconda spiegazione ovvero che elementi organici primordiali eliminino questo elemento chimico come “parte inutile” di un processo respiratorio. Sono ovviamente ipotesi che dovranno trovare conferma. (Fonte: astronomy.com)
Il bulimico delle comete……..
Cosa avrà mai fatto nostra stella per farsi appioppare un simile aggettivo? E sono stata gentile, dato che alcuni articoli gli danno palesemente del “ladro” ………..
Semplice: secondo alcuni studi, pare che il nostro Sole possieda comete che non sono sue!!! Nell’epoca in cui la nostra stella si è formata, molte stelle si trovavano a distanze ben minori da noi, rispetto a come sono ora. Era quindi più facile che le parti esterne, il limite estremo di azione dei campi gravitazionali dei singoli astri/fratelli, si toccassero e che interagissero fra loro. Uno dei modi di interazione era lo scambio reciproco (o la sottrazione reciproca) delle comete. Il Sole doveva avere qualcosa di speciale, dato che pare che se ne sia accaparrate davvero tante!
Il responsabile della ricerca, Hal Levison, ha spiegato che il modello attualmente in uso prevede la presenza di 6 miliardi di oggetti presenti nel limiti estremo del Sistema Solare, mentre il nuovo modello può giustificare la presenza di 400 miliardi di corpi rocciosi della grandezza di qualche chilometro. E’ impossibile catalogare tutti i singoli corpi che comporrebbero la Nube di Oort, sia per il numero elevato che per la distanza che ne determina la scarsa luminosità, ma con efficaci modelli simulati, è possibile ricreare una situazione tipo che si avvicini quanto più possibile alla realtà. Inoltre, questi oggetti hanno delle orbite molto esterne, ed è difficile pensare che in un lontano passato non abbiano interagito con altri astri vicino al nostro. Uno scambio reciproco dunque…in cui pare che il Sole abbia più sottratto che ceduto! Ha detto Levison: “Si possono studiare le orbite delle comete e capire dove si siano formate, utilizzando la chimica. E’ davvero intrigante pensare che abbiamo tra le mani oggetti provenienti da altre stelle.” (Fonte: physorg.com)
Concludo con darvi questo link dove troverete il cielo del mese di dicembre 2010……e……a questo link potete trovare l’ultimo montaggio video che mi sono divertita a fare: è un tributo agli Space Shuttle. Lo trovate già disponibile anche nella sezione video di questo blog.