Bolla di vapore acqueo attorno a una stella morente.
Il suo nome corrisponde alla sigla IRC+10216 ed e’ una stella al carbonio in fase di “declino”, ovvero morente; si trova nella costellazione del Leone a circa 650 anni luce dalla Terra. Ha una massa pari a 1,5 masse solari e un raggio di 250 volte maggiore rispetto al Sole (questo e’ dovuto al suo “status” di gigante rossa): se posta al centro del sistema solare, i suoi strati piu’ esterni arriverebbero a Marte.
Il Telescopio Herschel e’ andato a spiare il perche’ questa vecchia stella sia circondata da una gigantesca bolla di vapore acqueo! Quando questa venne scoperta nel 2001, si fece l’ipotesi che l’astro avesse smembrato delle comete o avesse smembrato dei pianeti nani incautamente avvicinatisi troppo alla stella madre. Grazie al Herschel pare che nessuna delle sue ipotesi sia quella giusta: pare ci sia una terza via da seguire!!!
IRC+10216 presenta una struttura morfologica della bolla molto complessa. Si sono infatti potuti osservare “ciuffi, bipolarita’ e strati esterni quasi perfettamente sferici” (tratto da: Astronomy & Astrophisics Volume 455, Number 1, August III 2006). Si puo’ capire che la sua complessa struttura era nota, ma non si capiva cosa avesse generato quella enorme bolla d’acqua; tenendo anche conto che le stelle al carbonio dovrebbero produrne poca di acqua. Dalle analisi fatte, i responsabili sembrano essere i raggi ultravioletti delle stelle vicine a IRC+10216. Uno dei motivi che ha fatto escludre le prime due ipotesi fatte sulla bolla, e’ dovuto al fatto che questa e’ troppo calda per provenire dallo smembramento di corpi ghiacciati. La sensibilita’ degli strumenti di Herschel, ha permesso di stabilire con precisione la forbice di temperatura relativa alla bolla: da -200 a +800 °C! La provenienza di questa acqua sembra tutta interna alla bolla; i raggi ultravioletti colpirebbero due tipi di molecole presenti nella coltre polverosa che circonda la stella: il monossido di carbonio e ossido di silicio, questo farebbe rilasciare l’ossigeno che a questo punto e’ libero di legarsi all’idrogeno formado l’acqua. Secondo i modelli proposti, questo e’ l’unico che puo’ coincidere con le temperature rilevate da Herschel. Piu’ il processo avvine vicino alla stella, piu’ l’acqua che si formera’ sara’ calda e viceversa.
La difficolta’ di ossevazione della stella sta anche nel fatto che nel visibile risulta abbastanza debole e anonima, mentre nell’infrarosso e’ una delle stelle piu’ brillanti del cielo! La colpa sta ancora una volta nella materia che circonda questa stella, che non e’ solo di vapore acqueo, ma anche di polveri che assorbono la luce visibile e lasciano passare solo la radiazione infrarossa.
Grazie a questa scoperta, ora Herschel tastera’ “il polso” ad altre stelle con le stesse caratteristiche di IRC+10216; i mattoni della vita sono carbonio e idrogeno e attorno a questa stella ci sono entrambi e tutto questo per rispondere sempre alle stesse domande che l’umanita’ si fa da sempre! (Fonte: ESA/Herschel )
Nuove tecniche per “pesare” i pianeti.
Dalle pulsar arriva un nuovo metoto per pesare i pianeti e anche interi sistemi planetari!
La gravita’ e’ determinata dalla massa di un corpo; l’attrazione gravitazionale determina la lunghezza e le dimensioni dell’orbita di un corpo che gira attorno ad un altro! Prendendo a campione le orbite delle lune presenti nel sistema solare, si puo’ determinare la massa del pianeta a cui la luna campione appartiene. Questo e’ il metodo usato fino a ora….
Il team coordinato da David Champion del Max Planck Institute for Radio Astronomy di Bonn dichiara che con le nuove misurazioni sara’ possibile determinare con precisione gravita’ e massa di un corpo inesplorato presso il quale si vorra’ mandare una sonda; quando questa si trovera’ a passarle vicino si potra’ inserirla in un’orbita precisa intorno al pianeta da osservare e studiare!
Ma qual e’ il nuovo metodo dell’equipe di Champion? Cosa centrano i residui di stelle morte, come le pulsar? In prtatica ogni pulsar emette un segnale a intervalli regolarissimi. L’arrivo di questo segnale nel Sistema Solare ha anch’esso un tempo ben preciso, che viene pero’ disturbato dal movimento dei pianeti che orbitano intorno al Sole. Per avere un dato certo, gli astronomi hanno calcolato quando i segnali delle pulsar avrebbero dovuto giungere al baricentro del nostro sistema solare, se i dati (stimati e osservati) non coincidono vuol dire che i calcoli delle effemeridi erano errati e le masse di conseguenza! Facciamo un esempio con le parole del Dott. Dick Manchester del CSIRO Astronomy and Space Science: “Se la massa di Giove e quelle delle sue Lune non fosse corretta, allora si evidenzierebbero degli errori riguardo al tempo di arrivo dei segnali radio dalla pulsar presa a campione; cosa che si ripeterebbe in 12 anni, cioè il tempo dell’orbita di Giove intorno al Sole.” Di contro, se la misura e’ corretta non verranno evidenziati errori di calcolo. Se adotteranno questo metodo di calcolo usando 20 pulsar per 7 anni, si stima che la pesata di Giove potra’ risultare piu’ precisa di quella fatta da una sonda posta davanti al nostro gigante gassoso. Per Saturno occorreranno 13 anni.
La nuova tecnica puo’ mettere in evidenza una diffenza fra masse del 0.003% della massa della Terra….detta cosi’ pare proprio pochino, ma nel sistema metrico decimale questo si tadurrebbe in 200 000 milioni di milioni di tonnellate.
Lo scopo finale di queste pesate “di massa” dei pianeti, avrebbero come fine ultimo la caccia alle mitiche onde gravitazionli predette nella teoria della Relativita’ Generale postulata da Einstein. (Fonte: astronomynow.com)
Splendida ripresa del passaggio di Titano (la Luna pirincipale di Saturno) davanti al sistema binario NV0435215+200905.
Piu’ che una notizia, questo e’ un evento cosmico davvero eccezionale: la piu’ importante luna di Saturno ha transitato davanti a un sitema binario (cioe’ un sistema formato da due stelle legate insieme gravitazionalmente). L’evento e’ stato osservato con il Hale Telescope, munito di un’ottica adattiva (*) per riprendere l’evento. L’eccezionali immagini riprese, permettono di vedere come la densa atmosfera di Titano defletta l’immagine delle due stelle occultate. Se osserverete attentamente il filmato proposto a questo link potrete osservare come, al momento del passaggio dietro a Titano, entrambe le stelle sembrano formare una piccola “gobba” che lambisce il controno della luna. Grazie a questa osservazione si e’ potutto scoprire come l’atmosfera di Titano sia percorsa da correnti e venti. (Fonte: palomarskies.blogspot.com)
Due asteroidi passeranno vicino alla Terra questo week-end!
I due asteroidi che ci visiteranno sono stati scoperti il 5 settembre da Andrea Boattini durante un osservazione al Mount Lemmon Survey in Arizona. Le stime delle dimensioni sono rispettivamente di 8 metri per 2010 RF12 (una approsimazione compresa fra 5 e 15m) e 12 metri per 2010 RX30 (con una approsimazione compresa fra 7 e 25 m). Il piu’ piccolo dei due passera’ a una distanza di 80.000 km da noi (ovvero il 21% della distanza Terra/Luna); pare che 2010 RF12 ci faccia visita ogni 100 anni! Le stime delle ultime osservazioni fanno anche pensare che giri molto lentamente sul proprio asse: 6 ore in tutto!! Il piu’ grande dei due passera’ a una distanza da noi di 248.000 km. A questo link potete trovare alcune caratteristiche di entrambi gli asteroidi! (Fonte: astronomynow.com)
Dal Cosmo e’ tutto………..
Francesca
ottica adattiva (*): con questo termine si intende un sistema di specchi e lenti che contrastano la turbolenza dell’atmosfera che tende a distorcere l’immagine che raggiunge i telescopi a terra. Questo tipo di ottica non viene applicata ai telescopi posti in orbita…..