Siamo finalmente ritornati a casa e uno degli aspetti piu’ famigliari della Terra e’ proprio la costante presenza della Luna con le sue fasi……….
Precisiamo subito una cosa, non iniziamo dalla Luna solo per un discorso di “patrio pianeta”, il fatto e’ che la Terra e’ il primo pianeta partendo dal Sole, che possiede un satelite naturale! Mercurio e Venere ne sono sprovvisti infatti!
Come e’ noto, ogni fase lunare dura poco piu’ di 27 giorni e precisamente 27 giorni 7 ore 43 minuti e 11 secondi! Altra cosa nota sono le influenze gravitazionali del sitema Terra/Luna che sfociano sulla Terra, come si sa, nelle maree. Le maree sono provocate da piu’ fattori, ma il piu’ importante e’ sotto l’aspetto astronomico. Sia la Terra con la sua massa e la gravita’ , sia la Luna con la sua massa e la sua gravita’ e sia il Sole con la sua massa e la sua gravita’, provocano le maree. Masse d’acqua che vengono spostate verso il baricentro di rotazione del sistema Terra/Luna, che si trova a 4700 km dalla superficie terrestre, dando la prima gobba (innalzamento del livello dell’acqua) alla Luna; per effetto della rotazione del nostro pianeta, dalla parte opposta alla Luna i nostri oceani formano la seconda gobba (innalzamento del livello dell’acqua).
Grazie “all’intervento” di Luca Di Fino (scienziato, fisico, coinvolto nell’esperimento ALTEA a bordo dell’ISS), completo il discorso sulle maree, aggiungendo questa sua doverosa correzione: “La marea opposta non si crea a causa della rotazione terrestre, così come quella vicina non è dovuta solo all’attrazione lunare, ma entrambe le gobbe sono date dalla combinazione del’attrazione lunare con la forza centrifuga.” Mi scuso con i lettori per la mia errata esposizione del concetto.
Questa frizione gravitazionale porta anche al rallentamento dei due corpi: sia la Terra che la Luna si frenano l’un l’altra………………………………..
Come gia’ anticipato nella scheda della Terra (intitolata 004 – un pianeta sconosciuto), abbiammo accennato all’origine del nostro satellite, che secondo la teoria piu’ accreditata, vuole che un protopianeta chiamato Theia si sia scontrato con la neonata Terra e lo scontro abbia generato detriti, che hanno continuato a ruotare intorno al nostro pianeta e che via via si sono assemblati al moncone di Theia sopravvissuto all’impatto, formando la Luna come la conosciamo oggi.
La teoria di Theia, detta dell’Impatto Gigante, presenta ancora alcuni angoli che vanno smussati, ecco perche’ non e’ definitivamente accettata. Restano ancora in “circolo” la teoria della cattura in cui un corpo estraneo alla Terra e’ stato catturato dal nostro pianeta (e’ comunque poco accreditata, perche’ alcune leggi fisiche la sfaterebbero a priori). Poi c’e’ la Teoria della fissione in cui una parte della Terra ancora in formazione si sia staccata dall’equatore terrestre per formare un corpo esterno alla Terra (distacco reso possibile dall’alta velocita’ di rotazione posseduta dalla Terra in fase di aggregazione e formazione) e rimasto legato a essa gravitazionalmente (questa teoria pero’ contrasta con il fatto che la Luna ha una composizione chimica un po’ diversa dalla Terra).
Tornando, quindi alla Teoria dell’Impatto Gigante, cio’ che accrediterebbe questa teoria e’ il fatto che la composizione chimica delle rocce lunari, haalcuni elementi in comune con la composizione chimica della delle rocce terrestri: isotopi (*) di ossigeno, potassio, fosforo e altri elementi (detti terre rare**); questo e’ possibile solo se c’e’ stato uno scambio fra i due corpi in passato!!!!
Altri elementi che compongono la crosta lunare sono: uranio, torio, silicio, magnesio, ferro, titanio, calcio, alluminio e idrogeno. La scoperta di questi elementi non la si deve (come i piu’ potrebbero pensare) all’analisi delle rocce riportate dalle varie sonde atterrate sulla Luna, ma dalla loro analisi spettroscopica da terra! Alcuni degli elementi sopra indicati come l’uranio, il torio e il potassio, hanno come caratteristica quella di emettere raggi gamma indipendentemente dalla sollecitazione dei raggi cosmici; con gli appropriati strumenti la loro presenza viene rilevata da Terra senza muovere un dito!!!!
Per quanto riguarda l’acqua sul nostro satellite, si e’ ipotizzata la sua presenza in forma ghiacciata solo e soltanto nella porzione di Luna perennemente in ombra! Se fosse confermata questa presenza si tratterebbe di un residuo di resti cometari o di meteoriti impattati con la Luna tempi addietro.
Sul resto della superficie, vale cio’ che si e’ detto nella scheda di Venere (vedi 003- Venere: bello e invivibile): il vento solare spacca le componenti dell’acqua e poi le soffia via!!! La Luna ha un campo magnetico debole se paragonato al nostro; in oltre non possiede atmosfera.
Il nostro satellite e’ il corpo forse piu’ osservato e catalogato che ci sia! Ogni centimetro della sua superficie visibile (e non) e’ stato analizzato e nominato.
I gruppi in cui si dividono i crateri sono: A-B, C-F, G-K, L-N, O-Q, R-S, T-Z.
Per chi fosse interessato, a questo link potete trovare le tabelle che raggruppano i crateri nelle singole lettere in ordine alfabetico e “spulciare” ogni singolo cratere e le sue caratteristiche!!!
Perche’ ci sono delle macchie scurre sulla Luna? Le macchie scure sulla Luna sono le fuoriuscite laviche che animavano la superficie del nostro satellite fra i 4 e 3,2 miliaridi adi anni fa. Queste colate sono andate a riempire i bacini provocati dai crateri da impatto! Oggi non risultano vulcani attivi sulla superficie lunare.
Per concludere il discorso Luna, dicimo che e’ anche uno degli oggetti piu’ fotografati del cielo; resta da precisare che una bella la foto alla Luna l’abbiamo solo quando c’e’ un perfetto seeing.
Questo cosa significa? Che la Luna, soprattutto se fotografata con un telescopio (anche amatoriale) in grado di avvicinare molto la superficie lunare, rischia, nonostante la potenza risolutiva delle ottiche, di non venire perfettamente nitida.
Per ottenere un risultato come quello della prima foto in cima al testo, bisogna o andare in alta montagna (cosa sempre consigliabile a chi si vuole cimentare in questo hobby) o andare nello spazio!
Ci tengo a precisare che la seconda opzione non e’ alla portata di tutti pero’………..
In alta montagna non c’e’ l’odioso inquinamento luminoso che ci impedisce di vedere un cielo decente nei centri abitati, ma soprattutto in alta montagna si abbatte un nemico n.1 delle foto astronomiche: la turbolenza atmosferica (detto anche seeing e qui quadriamo il cerchio)!
Come si vede dalla foto qui sopra, posti come Giappone, Stati Uniti, Europa e perfino l’India restano “inquinati” anche in alta montagna……….
L’immagine e’ luce, la luce si muove nello spazio, le particelle (o onde) entrano nell’atmosfera, che e’ anch’essa in movimento. Se in quota c’e’ vento, le particelle (o onde) luminose collidono con gli atomi dell’atmosfera e l’immagine che ci arriva e’ inevitabilmente mossa!
In alta montagna l’aria e’ piu’ rarefatta; il problema non scompare, ma si attenua!!!
Ecco svelato anche il mistero delle stelle che brillano: un semplice miraggio ottico!!! In realta’ “brillano di piu'” nelle serate di vento e meno nelle serate di calma piatta!!!! Sull’Everest brillano poco e sulla Luna non brillano proprio!! Tutta colpa dell’atmosfera.
Dal Cosmo e’ tutto……………..
Francesca
(*) isotopi: atomo dello stesso elemento chimico, con numero atomico diverso a causa di un differente numero di neutroni, ma uguale numero di protoni. Questo porta l’atomo integro e il suo isotopo ad avere lo stesso comportamento chimico, ma un diverso comportamento fisico.
(**) terre rare: raggruppamento di 15 elementi chimici della tavola periodica compresi fra il Lantanio e il Lutezio; sono anche detti lantanoidi.
Splendide riprese di un terreno pianeggiante ripreso dalla sonda LRO:
Qui potete ammirare le immagini del centro del cratere Tycho: