021 – QUANTO E' GRANDE IL SISTEMA SOLARE?

Argomento di oggi: la NUBE DI OORT!! Tanto per avere un punto riferimento alle mie parole che seguiranno, metto subito lo schema della Nube:

Schema della Nube di Oort
Schema della Nube di Oort

Chi e’ Oort? Jan Oort era un astronomo olandese che nel 1950 rispolvero’ una teoria avanzata nel 1932 da un astronomo estone; la teoria riguardava le comete e prevedeva che questi oggetti provenissero dal limite estremo del Sistema Solare per due motivi: primo punto della teoria, prima o poi tutte le comente si schiantano contro il Sole o lasciano il Sistema Solare percorrendo orbite iperboliche e nonostante questo vengono continuamente rimpiazzate, dov’e’ tutto questo nuovo materiale cometario? Secondo: le comete provengo da ogni direzione (destra – sinistra – sotto – sopra il Sole), non hanno un punto preciso di provenienza, c’e’ quindi una “bolla” che avvolge il Sistema Solare formata da migliaia di comete pronte a “scattare” verso il Sole. Cio’ che sorprende sono le distanze di questa nube: dalle 20.000 alle 150.000 Unita’ Astronomiche (ricordiamo che 1U.A. = 150.000.000 km), cioe’ da 0.3 a poco piu’ di 2 anni luce. Alcuni di questi oggetti piu’ esterni si pensa che ruotino attono al Sole con un periodo di 26 milioni di anni. Abituiamoci a queste cifre, perche’ quando usciremo dal Sistema Solare, queste distanze saranno bazzecole!!!!! In fondo in queste pagine stiamo ancora scrivendo di come e’ fatta la nostra porta di casa……….La nube di Oort e’ il nostro giardinetto, solo oltre la nube tratteremo di cose che sono effettivamente non direttamente legate a noi, ma di cui possiamo subirne gli effetti.

Si tenga conto anche di questo: che solo al limite estremo e oltre la Nube di Oort, la forza di attrazione del Sole viene meno. Gli oggetti che formano la Nube sono vincolati alla forza del nostro Sole; una perturbazione della quiete che venga dall’esterno del Sistema Solare puo’ far scappare dal Sole (o precipitare verso di esso) gli oggetti che la popolano. Piu’ ci si allontana dal Sole piu’ la sua forza si indebolisce, ecco perche’ basta comunque poco e un oggetto al limite estremo della Nube di Oort puo’ cambiare il suo percorso. Si tenga conto anche di questo dato interessante: il limite della Nube di Oort e’ paragonabile a un po’ meno della meta’ della distanza che ci separa dalla stella piu’ vicina (il sistema multiplo di Alpha Centauri). Purtroppo si pensa che la scarsa influenza gravitazionale del Sole in quelle zone, porti a perdere nello spazio gli oggetti piu’ esterni, che lasciano definitivamente il nostro Sistema Solare per diventare dei “raminghi” dello spazio.

Una famosa cometa che possa provenire dalla Nube di Oort e’ la bellissima Hale-Bopp (si ipotizza quasi 3000 anni di pausa fra un passaggio e l’altro).

Cometa Hale Bopp
Cometa Hale Bopp aprile 1997

Anche la Halley inizialmente si pensa provenisse dalla Nube di Oort, poi studi approfonditi sulle perturbazioni planetarie ai danni delle orbite delle comete, hanno portato a capire che i pianeti possono incidere fortemente sul percorso intrapreso da questi affascinanti quanto misteriosi corpi celesti, fino a posizionarli o ri-posizionarli su percorsi diversi. Oggi la Halley percorre una traiettoria con periodo intermedio (si fa vedere ogni 76 anni) e le mutazioni portate dai pianeti alla sua orbita, la fanno sembrare un oggetto proveniente dalla Fascia di Kuiper.

COMETA DI HALLEY - clikka sull'immagine per ingrandirla
COMETA DI HALLEY - clikka sull'immagine per ingrandirla

Alcuni forse si domanderanno: ma tutti questi oggetti che compongono la Nube perche’ non si vedono? Innanzitutto spesso si parla di rocce dalle dimensioni piccole e per farsi notare si sa che le dimensioni contano (anche nello spazio). In piu’ possono essere composti da materiale che rifletta poco la luce e a quella distanza di certo la stella centrale non illumina come lo fa qui da noi (un ipotetico osservatore vedrebbe il Sole come vediamo noi Venere al tramonto). Poi lo spazio e’ un luogo immenso e buio, se la stella centrale non ce la fa a evidenziare questi corpi, men che meno lo puo’ fare una stella vicina (nel nostro caso si parla del sistema di Alpha Centauri a 4 anni luce da noi); la distanza fra una “roccia” e l’altra e’ ipotizzabile essere di decine di milioni di chilometri (il vicino lo si vedrebbe a mala pena con il migliore dei telescopi amatoriali). Aprossimando molto sul dato, si ipotizza che la nostra Nube di Oort sia formata da circa 6 mila miliardi di “oggetti”; la temperatura media da quelle parti si aggira sui 4° sopra lo zero assoluto = 0° K (che non e’ lo zero del nostro termometro di casa, ma “solo” 4° sopra i -273° C = 0° K).

Gli scienziati sono portati ad affermare che la maggioranza delle stelle come il Sole siano dotate di una Nube di Oort; la natura di questa nube e’ da ricercarsi in un residuo di materiale proveniente dalla nube primordiale che formo’ il nostro Sistema Solare; essa risulta cosi’ una fonte storica preziosa per capire come si e’ formato e da cosa era composto il nostro disco primordiale quando la nostra stella si e’ accesa. Per studiare questo materiale bisogna aspettare i passaggi di comete a medio / lungo periodo………….

Per stuzzicare un po’ la discussione, alcuni ipotizzano la presenza di una stella (appartenente alla categoria delle nane brune, quindi fredda e molto poco luminosa, difficile da individuare), compagna del Sole, denominata Nemesis che perturberebbe le orbite degli oggetti della Nube di Oort; alcuni hanno ipotizzato che ogni 26 milioni di anni questa stella attraversi la Nube di Oort spingendo cosi’ moltissimi corpi verso il Sole. La maggior parte degli astronomi non appoggia questa tesi, trovando la risposta in passaggi ravvicinati e della frequenza di alcuni milioni di anni, di circa una decina di stelle prossime alla nostra. Con studi approfonditi sui sedimenti delle polveri cometarie sulla Terra e i vari crateri da impatto scoperti sul nostro pianeta e studiati dai geologi che li hanno datati e analizzati, si e’ potuto capire che 36 milioni di anni fa (era dell’Eocene), la Terra venne interessata da un’insolita pioggia di comete. Si e’ cercato di ricostruire cosi’ i passaggi stellari ravvicinati e nell’ultimo milione di anni nessuna stella e’ venuta a trovarci, ma i calcoli si sono proiettati anche nel futuro riuscendo cosi’ a determinare il passaggio ravvicinato di una stella fra 1,4 milioni di anni; si tratta della stella GLIESE 710 che passera’ a 70.000 U.A. da noi infilandosi in pieno nella Nube di Oort, contribuendo cosi’ a un aumento di passaggi di comete sopra le nostre teste. Anche in questo caso temo che questa rubrica non potra’ parlarne…………

Dal Cosmo e’ tutto……………….

Francesca

Schema 3D della Nube di Oort
Schema 3D della Nube di Oort